Oggi parliamo di dieta. Il termine deriva dal latino "diaeta", che vuol dire modo/stile di vita. Nell'originaria accezione del termine, dunque, il concetto di dieta era molto ampio e si spingeva ben oltre l'alimentazione, coinvolgendo i vari aspetti della vita dell'uomo. Nel corso della storia, tuttavia, il termine dieta si è impoverito di significato, tant'è che oggi, nell'uso comune (ed assolutamente errato!), si utilizza per identificare uno stato alimentare controllato, rivolto al dimagrimento e costituito da un'alimentazione ipocalorica.
Partendo da tale distorsione di significato, e per raggiungere il tanto agognato peso forma, le persone tentano oggi di combattere il sovrappeso sottoponendosi a regimi dietetici ferrei ed alquanto ristretti. E ciò, naturalmente, va a discapito della qualità della vita e dello stato di benessere: non bisogna infatti dimenticare che il cibo costituisce un'importante fonte di piacere e gratificazione, non solo per il palato, ma anche e soprattutto per lo spirito. Converrebbe quindi rivedere il nostro concetto di dieta, ponendo l'accento sul fatto che non si può considerare il rapporto tra cibo e corpo in termini escusivamente "quantitativi". Ecco allora il messaggio che vogliamo diffondere: il sovrappeso non è soltanto una questione di calorie da aggiungere o togliere al nostro regime alimentare, quanto piuttosto un problema che va a toccare la persona nella sua totalità. Per tale motivo, sarebbe più opportuno perseguire uno stile di vita e di consumo di cibo in linea con il nostro metabolismo, invece di imporci rigidi ( e a volte ridicoli) regimi alimentari.
P.S. Qualcuno chiamato Ippocrate, nel 400 a.C., disse “Il cibo sia la tua medicina e la tua medicina sia il cibo”.
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